FORTEZZE E LEGGENDE
Di John Milner

Mentre sui piloti, attraverso oltre un secolo dai fratelli Wright, sono nate cento e più leggende, e’ più raro che gli aerei stessi siano diventati oggetto di fantasie e leggende. Fa eccezione una categoria di macchine che e’ entrata a far parte del mito e di storie fantastiche per le sue intrinseche caratteristiche, estetiche e storiche, la FORTEZZA.
Le fortezze furono del tutto appannaggio degli americani, anche se gli inglesi avevano realizzato macchine che avevano lo stesso esatto compito e le stesse caratteristiche tecniche. Probabilmente colpi’ la fantasia del pubblico il nome stesso con cui gli americani fecero esordire il B-17 : Flying Fortress ! Fortezza volante. Dava l’idea di qualcosa di potentissimo e imbattibile nella mente della gente, fama che purtroppo si consolidò dopo che le popolazioni dovettero subire le loro migliaia di incursioni di bombardamento quasi per l’intero corso della querra mondiale. Eppure la Fortezza Volante, specie il B-17, era per i giovani equipaggi americani, anche un simbolo di sicurezza, e non era poco per dei ragazzi mediamente sui 20/22 anni, che nelle fredde mattine inglesi si imbarcavano su quegli aerei quasi certi di non tornare. Il B-17 era stato realizzato estremamente compatto e robusta, irto di postazioni armate che nei comics lo facevano apparire come un temibilissimo istrice, inavvicinabile, potente. E se sappiamo che ne furono in realtà falcidiati a centinaia dalla contraerea e dalla caccia dell’Asse, rimanevano per i piloti “ gli aerei che ti riportano sempre a casa” : quello che vediamo nelle immagini reali tornare alla base senza l’intero muso; quello con uno dei quattro motori penzolante o addirittura mancante; quello col grande piano di coda “ segato “ dalle mitragliere dei caccia tedeschi, o addirittura quello sventrato, ormai quasi tagliato in due, ma ripreso ancora in volo verso casa.
Poi c’ è stato il B-29 Superfortress, ma sempre Fortezza, anche se tra il pubblico profano si tende a confonderli nonostante le ben più grandi dimensioni di questo aereo, non amato, in quanto un vero Angelo della Morte, che riversava sulla case di legno e carta dei civili giapponesi miriadi di spezzoni incendiari, a pioggia, che incenerivano gli esseri umani. Per concludere poi col bollo di infamia, non piccola, di essere stato l’areo lanciatore delle bombe atomiche.
Meno enfasi ebbero i successori, il gigantesco ma oscuro B-36, Il B-52 , considerato altro angelo della morte per i bombardamenti a tappeto sul Vietnam e sull’Iraq di Saddam, colpevole di possedere “ armi di distruzioni di massa” riducibili, come sappiamo, a…..fialette d’acqua!!
In ogni caso, poteva essere solo questo tipo di aerei ad accendere fantasie e leggende.
Una nasce nel 2001 e appare su blog russi, ripresi subito dalla stampa occidentale, probabilmente dalla penna di chi era stato impressionato dal film ” The Final Countdown ” ( in Italia Countdown Dimensione zero) del 1980. Viene riportato che alla base americana di Thule in Groenlandia erano entrati in contatto radio e radar con un misterioso King Bird Five Zero aerocisterna, che improvvisamente aveva interrotto le comunicazioni. Era stata organizzata subito una missione di soccorso che aveva localizzato, a pochi km dall’aeroporto, un B-29 integro dopo un atterraggio di fortuna sul ghiaccio. A bordo vi erano i cadaveri dell’equipaggio, e dalle indagini si giunse a sapere che l’aereo era decollato dalla McGuire AFB ( New Jersey) il 22 dicembre 1948…! Un volo lungo 53 anni che dimostra quanto le Fortezze potessero essere oggetto di favole ancora più che leggende. Come quella che vuole che, presso la bellissima collezione di vintage al Castle Air Museum della Castle AFB in California, sul B-29A Raz’n Hell in certe notti qualcuno accenda tutte le luci e si odano rumori di meccanici al lavoro!
Ma dai fantasmi delle fantasie ai misteri veri e propri il passo e’ breve. Come quello del Tyler 51, un KB-50 -la versione,tanker, successiva al B-29- decollato il 2 gennaio 1962 da Langley ( Virginia) e diretto alle Azzorre dove non giunse mai. Si ritenne scomparso dopo gli ultimi segnali provenienti dai cieli del triangolo delle Bermude e nella sua ricerca furono impiegate ben 1.369 ore di volo da parte dell’USAF , 49 dall’US Navy e 236 dalla Coast Guard. La commissione di inchiesta non giunse a nulla, se non a constatare la scomparsa dell’aereo. E le leggende sulle Fortezze non finiscono qui !

