FAIRCHILD C-82 PACKET

La Fairchild, anche se non si trattava di un costruttore di primissimo piano, fu sempre un marchio con una certa importanza nel panorama aeronautico degli Stati Uniti. Era stata fondata da Sherman Fairchild nel 1924 come Fairchild Aviation Corporation, a Farmingdale (New York State), ed in seguito era diventata Fairchild Aircraft Manufacturing Company, con la filiale canadese Fairchild Aircraft Ltd. di Longueuil (Quebec, Canada), continuando ad operare con il suo marchio fino al 1964. Il suo nome è sparito definitivamente nel 2003.
A parte occasionali esperienze in altri settori, la vocazione del marchio Fairchild sì è prevalentemente manifestata nell’ambito degli aerei da trasporto e da addestramento. Nel primo decennio della sua esistenza la Fairchild aveva costruito 119 tra FC-1 ed FC-2 per quattro passeggeri, 11 Model 71 per otto passeggeri, otto Model 42 per tre passeggeri, 27 Model 100 per nove passeggeri, ben 2,232 Model 24 (che furono il suo maggior risultato numerico nel campo degli aerei da trasporto, descritto alla voce Fairchild UC-61 Argus/Forwarder), più diversi tipi di aerei da turismo e da addestramento.
Il vero salto di qualità ci fu con il progetto del Model 78 o F-78, universalmente noto come C-82 Packet (pacco), di cui furono costruiti 232 esemplari che, tuttavia, furono il preludio di un successo ben maggiore, conseguito con il derivato C-119 Boxcar (vagone ferroviario) costruito in 1.183 esemplari a partire dal 1949.
Nell’estate del 1941, quella che in quel periodo era denominata Fairchild Engine & Aircraft Corporation, fu incaricata dall’US Army Air Corps della realizzazione di un aeroplano da trasporto. Si trattò di uno dei primi esempi di aeroplano concepito espressamente per il ruolo del trasporto di soldati e materiali in ambito strategico. Gli studi di questo costruttore portarono alla realizzazione di un aereo a travi di coda, un’architettura che si sarebbe rivelata nell’impiego particolarmente indovinata, consentendo la creazione di una fusoliera di grande sezione, accessibile tramite un portellone bivalve; il suo progetto fu presentato nel novembre 1941.
Il simulacro in grandezza naturale fu completato all’inizio del 1942 ed il prototipo poté volare il 10 settembre 1944; una chiave del successo della sua formula era stata la decisione dell’US Army di modificare le specifica che richiedeva la costruzione mista, con legno e acciaio, con quella di una moderna cellula interamente in lega leggera. La versione di serie C-82A fu oggetto di un ordine iniziale per 100 esemplari, ufficialmente chiamati Packet anche se poi il personale preferì chiamarli Flying Boxcar (vagone volante); l’ordine fu subito incrementato fino a 220 esemplari mentre si prevedeva di affidare la licenza di produzione per altri 997, indicati come C-82N, alla North American. Prima della fine della guerra furono costruiti dieci C-82A e tre C-82N che, tuttavia, non fecero in tempo ad entrare in servizio. Le consegne dei 220 esemplari ordinati alla Fairchild terminarono nel 1948, meno un aereo che fu trattenuto per diventare l’XC-82B che sarebbe stato poi ridesignato XC-119A. Degli aerei costruiti 18 furono attrezzati per il lancio di rifornimenti e materiali di soccorso mentre due diventarono EC-82A per servire quali banchi-prova volanti per installazioni particolari; in questo caso il prefisso E non aveva a che vedere con Electronics e, infatti, sperimetarono sistemi d’atterraggio a sci e a cingoli.

FAIRCHILD C-82 PACKET
Aereo da trasporto strategico per tre persone d’equipaggio e 42 soldati
Impianto propulsivo: due Pratt & Whitney R-2800-85 Double Wasp, radiali a 18 cilindri, da 2.100 HP.
Dimensioni: apertura alare 32,46 m; lunghezza 23,50 m; altezza 8.03 m; superficie alare 130,10 m2.
Pesi: a vuoto 14.775 kg; massimo al decollo 24.545 kg.
Prestazioni: velocità massima 400 km/h, di crociera 351 km/h, di salita 4,8 m/sec; tangenza pratica 6.460 m; autonomia massima 6.240 km.
Armamento: non previsto.

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